Cosa ci salverà?

Cosa ci salverà domani? Un domani ipotetico in un mondo così imperfetto e fragile ovviamente.
Sento di nuovi eroi, di nuove credenze, di nuovi punti di riferimento e di esempi.
Ieri non avevo davvero parole, oggi ne avrei forse troppe e trovare un argomento dopo quasi 50 post non  è facile, credimi, caro diario, ma non mollo, ho preso un impegno e in fondo un po'continua a servirmi come piccola valvola di sfogo. 
Adoro leggervi quando mi mandate in privato cosa ne pensate e mi fa piacere farvi svagare e tutto ciò mi fa venire voglia di continuare, c è persino chi vuole queste parole in un libro.
Dicevo, chi ci salverà? I vaccini o le nostre stesse difese immunitarie? Avremo ancora davvero voglia di uscire e combattere per tornare alla vita di tutti i giorni o staremo nelle nostre 4 mura da comfort zone? (Non toccherò tutti gli argomenti sui vari lavori e lo scatafascio che ne sta creando e il disastro che lasceremo fino ai nostri nipoti, ma il mio amato lato umano.) 
Abbiam sempre visto la parte del "ce la posso fare da sola/o" e poi non vediamo l'ora di poter vedere qualcuno e farci in qualche modo salvare: dai silenzi, dall'inquietudine e dalle nostre insicurezze.
Siamo convinti di "poterci curare da soli" e poi ci facciamo venire un infarto a leggere  i primi risultati di Google, quando un medico può placare i nostri dubbi, ma ora averci a che fare non è più facile e sembra ancora più pericoloso dei sintomi magari di una rinite allergica.
C è chi pensa che a salvarlo può essere la propria fede e su questo non posso commentare o metterci becco perché non è il mio ambito preferito, però se a quella persona può creare tranquillità e sicurezza perché no?
Ciò che può davvero aiutarci e forse salvarci, per me, rimane credere che del  buono in questo mondo strano ci sia e forse tornare più umani e meno dipendenti da macchine, noi abbiamo un cervello, non loro.
With love
Eli

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