Scrivimi una lettera
Sistemando ho trovato delle cose che i 2000 in poi conosceranno malapena: lettere scritte a mano.
Io ho perfino tenuto della carta da lettere, quei contenitori in plastica in cui ti mettevano in un nastro colorato la carta, (decorata a puntino) e le buste, magari le usavi per inviarle via posta, (quella con le buche rosse, non la mail) ma volendo bastava chiuderle con un po' di sana saliva o di colla. T'immagini, caro diario, se dovessimo ancora usare la saliva in questo periodo covidiano? Avremmo i Nas alle calcagna in tempo 0.
Eppure, dentro quelle lettere ci trovavi tutto, le confessioni della tua migliore amica che non poteva raccontarti tutto per telefono (si quello di casa, non il cellulare) e allora scriveva e te la consegnava, ma anche le risposte alle lettere che scrivevi tu e speravi inerme immaginando come poteva la persona reagire alle tue parole.
Ricordiamoci sempre, le parole hanno importanza e hanno un peso. Si, dipende molto da chi ti vengono dette e/o scritte, ma il concetto rimane, perché anche se dette per caso possono, magari, servire a migliorare, ma anche a distruggere, peggio di un omicidio in piena regola.
Quanti adolescenti (e magari anche più grandi) arrivano a suicidarsi o autolesionarsi per il peso e l'importanza che danno a certe parole? Qui si parla di parole che diventano gesti, ma anche qui si gira intorno al problema, sia scritte che dette ad alta voce, tra la folla o da soli, le parole sono lame,possono in un attimo essere rosa e poi spine e viceversa. Io potrei descrivere l'ultimo sorriso e farvene sentire l'energia oppure potrei farvi partecipi di una delusione e indurvi il pianto.
In quelle lettere c è tutto questo, gioia e dolore, passione e lacrime, trapelano emozioni con la scrittura. Oh quanto mi manca scrivere a mano, infatti ogni tanto lo faccio ancora e mi piace un sacco. Ora fermati e pensa, chi merita le tue parole e soprattutto la tua calligrafia?
With love
Eli
Io ho perfino tenuto della carta da lettere, quei contenitori in plastica in cui ti mettevano in un nastro colorato la carta, (decorata a puntino) e le buste, magari le usavi per inviarle via posta, (quella con le buche rosse, non la mail) ma volendo bastava chiuderle con un po' di sana saliva o di colla. T'immagini, caro diario, se dovessimo ancora usare la saliva in questo periodo covidiano? Avremmo i Nas alle calcagna in tempo 0.
Eppure, dentro quelle lettere ci trovavi tutto, le confessioni della tua migliore amica che non poteva raccontarti tutto per telefono (si quello di casa, non il cellulare) e allora scriveva e te la consegnava, ma anche le risposte alle lettere che scrivevi tu e speravi inerme immaginando come poteva la persona reagire alle tue parole.
Ricordiamoci sempre, le parole hanno importanza e hanno un peso. Si, dipende molto da chi ti vengono dette e/o scritte, ma il concetto rimane, perché anche se dette per caso possono, magari, servire a migliorare, ma anche a distruggere, peggio di un omicidio in piena regola.
Quanti adolescenti (e magari anche più grandi) arrivano a suicidarsi o autolesionarsi per il peso e l'importanza che danno a certe parole? Qui si parla di parole che diventano gesti, ma anche qui si gira intorno al problema, sia scritte che dette ad alta voce, tra la folla o da soli, le parole sono lame,possono in un attimo essere rosa e poi spine e viceversa. Io potrei descrivere l'ultimo sorriso e farvene sentire l'energia oppure potrei farvi partecipi di una delusione e indurvi il pianto.
In quelle lettere c è tutto questo, gioia e dolore, passione e lacrime, trapelano emozioni con la scrittura. Oh quanto mi manca scrivere a mano, infatti ogni tanto lo faccio ancora e mi piace un sacco. Ora fermati e pensa, chi merita le tue parole e soprattutto la tua calligrafia?
With love
Eli
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