Paura nelle vene

"Stringimi, stringimi forte da togliermi il respiro, abbracciami tanto da poter sentire il battito di entrambi i nostri cuori e poi sorridimi, come solo tu sai fare.  
Quante cose si potranno fare dopo questa quarantena e quante persone tutto ciò non lo potranno più fare.
Quante volte salutiamo qualcuno credendo fermamente di rivederlo/a e poi un fatto improvviso ce li porta via per sempre?
Ormai questo non è vivere, ma davvero lo trovo sempre più un sopravvivere e  mi spiace  così tanto. 
Guardo la mia gatta, mentre scrivo mi si è messa sulle gambe, sta arrivando ai 15 anni di vita e quando sta un po' male mi prende l'ansia e la paura che il suo cuore di colpo si fermi e io non possa fare  nulla, così quando a un  funerale vedo una bara, piango sempre perché lo vedo come vero capolinea e a oggi questo non lo potremo più fare.
Siamo terrorizzati dalla vita, ora ci stanno rendendo ansiosi anche uno con l'altro ed è spaventoso come ci sta riducendo questo virus.
La fine può essere dietro l'angolo e non è più il tempo di "ma si prende praticamente solo gli anziani" quando si sente anche di giovani o giovanissimi finire in quelle bare, anonime e spoglie di quei fiori, di dettagli, pronte per la fine più certa che ci sia, il fuoco, in un posto indefinito perché ormai siamo un problema anche da morti. 
Ci sono giorni come oggi che mi prende l'ansia ancora più forte, cerco di tenermi calma, occupata, ma la paura che tutto questo non  finisca mai mi sta divorando. 
Il virus ci sta uccidendo, fuori, dentro e purtroppo intorno. 
Oggi ho la paura che mi scorre nelle vene e non so perché.
Voglio risentirci liberi, non reclusi e non in fuga.
Che qualcuno ci salvi o sarà davvero la fine. 
With love
Eli

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