Paura della felicità


"La maggior parte delle persone non sa amare né lasciarsi amare, perché è vigliacca o superflua, perché teme il fallimento. Si vergogna a concedersi a un'altra persona, e ancor più ad aprirsi davanti a lei, poiché teme di svelare il proprio segreto. Il triste segreto di ogni essere umano: un gran bisogno di tenerezza, senza la quale non si può resistere.”
SÁNDOR MÁRAI


E anche oggi mi va di usare una citazione per iniziare. Abbiamo parlato di paura per il virus, ma secondo me le paure non finiscono solo con esso.
Dicono che saremo persone migliori una volta finita la quarantena (data ancora da destinarsi) perché avremo pensato, avremo riflettuto, avremo avuto tempo per decidere sul da farsi.
Io credo che alcuni non sappiano amare non solo per superficialità o vigliaccheria, ma perché la loro persona è più importante di chiunque altro, e ci sta pure, ma bisogna avere dei limiti. C è chi dice di non accontentarsi, mentre non sanno ancora bene che cosa volere in fondo davvero perché hanno ricevuto più delusioni che soddisfazioni.
C'è chi si rende conto troppo tardi di cosa aveva tra le mani e cerca di correre contro il tempo e le possibilità, ma non ha quasi mai la vittoria in mano se non per pura casualità o per predestinazione (o estrema pazienza dell'altra parte coinvolta/o).
C'è chi si nasconde dietro un dito per ogni tipo di paura, non sapendo e non capendo che si andrà comunque a schiantare perché chi non rischia, chi non vive, in fondo, non ama, ma soprattutto crede di aver già visto troppo per poter ancora imparare dalla vita.
Non bisogna mai mollare perché forse, nascosta, ci sarà una piccola felicità che dovremo goderci con occhi nuovi, come questo mondo che non smette di sorprenderci.
With love
Eli

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