File in attesa

"Lo strizzacervelli non sapeva che l'attesa è una di quelle cose che fa impazzire la gente? La gente aspettava per tutta la vita. Aspettava per vivere, aspettava per morire. Aspettava in fila per comprare la carta igienica. E se non aveva quattrini aspettava in file più lunghe. Aspettavi per dormire e poi aspettavi per svegliarti. Aspettavi per sposarti e poi aspettavi per divorziare. Aspettavi che piovesse poi aspettavi che smettesse. Aspettavi per mangiare poi aspettavi per mangiare di nuovo. Aspettavi nello studio di uno strizzacervelli con una masnada di psicopatici e ti chiedevi se lo fossi anche tu.“ —  Charles Bukowski, Pulp

Oggi, facendo una coda infinita per la spesa, ho deciso di cercare qualcosa sulla fila, sull'attesa ed eccoci qui. 
Si perché siamo nella costante attesa, oltre alla ricerca, continua, di qualcosa, di qualcuno e a volte tutto ciò ci riduce a un'idea di fila, dove ci si può dividere in "quelli che attendono un miracolo"(penso bella folta), "quelli in attesa di una risposta (qui ci vuole davvero il numerino)," quelli in attesa di qualcuno" (e non so se a volte è attesa o illusione), "quelli in attesa e basta (si quelli che lo fanno per riempire una vita vuota, sentirsi più simili a qualcun o qualcosa) e potrei andare avanti per ore, tu leggeresti tutto?
La vita, soprattutto oggi, é una continua attesa, dal sapere come andrà a finire tutta sta pandemia fino a un'attesa al supermercato, in farmacia, dal giornalaio o dal tabacchino. Non voglio diventare un'automa, eppure quando varco queste file un po' mi  ci sento.
Ripeto ancora ad alta voce, rivoglio la mia vite. 
With love
Eli

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