Il diario di Cristian 2

Oggi ripropongo ancora un diario del nostro Cristian, spero vi faccia piacere, io purtroppo ho avuto piccoli giramenti di testa e non me la son sentita di fare la pagina odierna, spero mi  perdoniate. 

22/03/2020 ore 23 
Caro diario oggi è stata una giornata lunga, dopo una settimana di notti al lavoro tra mille problemi e poche ore di sonno. Durante il giorno  sento ancora tutto il peso del lavoro svolto tra la paura per il contatto e il rischio di contagio dagli  altri operai e il sonno arretrato accumulato nei giorni, sono ancora stanco e in ansia per quello che verrà.
Ogni mattina mentre tornavo a casa, mi sentivo in pericolo perché i colpi di sonno al volante erano lì in agguato, ma per fortuna o forza d'animo, questo non lo so, son riuscito sempre a tornare a casa con il peso nel cuore di non poter abbracciare i miei cari e la paura di essere fermato facendo le cose necessarie. Questa "pausa" bisogna usarla per capire se le azioni che compiamo le facciamo perché ci mancano veramente o solo per capriccio. 
Esempi? Capricci di adulti che non capiscono che non si fermerà facilmente il contagio se vanno ancora in giro senza un vero motivo, di bambini costretti in casa tartassati di compiti o a cui manca il materiale per farli o un metodo alternativo alla TV per tenerli impegnati, di anziani tarati che si fanno sgridare per strada dalle forze dell'ordine perché troppo abitudinari per capire che bisogna cambiare ed evolversi. Come ha fatto il virus a sopravvivere? Sembra una questione di vita o di morte.. O lui o noi.. a voi la scelta. Io ho scelto, rimango a casa il più possibile. Ho passato giorni in cui l' unica uscita era andare a lavoro e ne avrei fatto a meno sinceramente se avessi potuto, ma ora il destino ha voluto il vero fermo, per tutti. 
Sperando di uscirne presto, un abbraccio a tutti aspettando l' alba che verrà
Cristian 

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