Dante ai tempi del corona
Come avrebbe commentato e composto la Divina Commedia Dante ai giorni nostri? Magari questa potrebbe essere una traccia della maturità di quest'anno. (Riusciranno i maturandi ad arrivare al diploma?)
Forse avrebbe aperto un blog di questo tipo? Avrebbe dedicato uno spazio a questo virus lasciando tutti nel purgatorio in attesa di decidere se finire in Paradiso o all'Inferno?
Stiamo tutti in mezzo a qualcosa, senza sapere dove finiremo, fino a quando dovremo rimanere chiusi in casa e cosa succederà davvero dopo.
Ci riabitueremo al contatto fisico o avremo sempre timore e un Amuchina nella mano sinistra mentre stringeremo la mano destra di chi ci troveremo davanti? (ovviamente a debita distanza)
Ci troveremo in una Selva oscura ancora per molto? Dove la via é più che smarrita perché ormai nessuno sa come cimentarsi in questo percorso e non ne vediamo vera uscita.
Guarderemo il nostro prossimo come ipotetico nemico e ne avremo solo paura? Ne vedremo un rivale a cui prendere l'ultima confezione di alcool rosa denaturato al supermercato o torneremo a sorriderci senza una motivazione e godremo di ogni piccola cosa che ci potrà accadere?
Mentre scrivo, passa una canzone di Cremonini e son rimasta colpita da questo pezzo :
"Sono il pagliaccio e tu il bambino
Farò pagare caro ad ogni uomo il suo sorriso
La sera quando mi sciolgo il truccoi, riscopro che sono un pagliaccio anche sotto"
Forse avrebbe aperto un blog di questo tipo? Avrebbe dedicato uno spazio a questo virus lasciando tutti nel purgatorio in attesa di decidere se finire in Paradiso o all'Inferno?
Stiamo tutti in mezzo a qualcosa, senza sapere dove finiremo, fino a quando dovremo rimanere chiusi in casa e cosa succederà davvero dopo.
Ci riabitueremo al contatto fisico o avremo sempre timore e un Amuchina nella mano sinistra mentre stringeremo la mano destra di chi ci troveremo davanti? (ovviamente a debita distanza)
Ci troveremo in una Selva oscura ancora per molto? Dove la via é più che smarrita perché ormai nessuno sa come cimentarsi in questo percorso e non ne vediamo vera uscita.
Guarderemo il nostro prossimo come ipotetico nemico e ne avremo solo paura? Ne vedremo un rivale a cui prendere l'ultima confezione di alcool rosa denaturato al supermercato o torneremo a sorriderci senza una motivazione e godremo di ogni piccola cosa che ci potrà accadere?
Mentre scrivo, passa una canzone di Cremonini e son rimasta colpita da questo pezzo :
"Sono il pagliaccio e tu il bambino
Farò pagare caro ad ogni uomo il suo sorriso
La sera quando mi sciolgo il truccoi, riscopro che sono un pagliaccio anche sotto"
Pagheremo anche noi i prossimi buon umori? Quanto ci vorrà per tornare davvero a vivere e non sopravvivere?
Tante domande e poche risposte per oggi.
With love
Eli
Tante domande e poche risposte per oggi.
With love
Eli
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